Calcare di ottima qualità e prevalenza di gradi medio bassi, per una falesia che nel suo piccolo è stata molto importante per lo sviluppo storico dell’arrampicata all’interno del Parco Regionale della Grigna Settentrionale.
Infatti la Falesia del Sass Carlen è nota anche come falesia del Pea, soprannome di Pietro Pensa, il mitico e poco conosciuto arrampicatore dell’Eghen e della Grigna in generale.
Personaggio poliedrico e forte alpinista che aprì vie molto ardite sul Piz Eghen e sui satelliti della Valle dei Mulini, esplorando gli angoli più sconosciuti di queste montagne, era solito allenarsi su queste brevi ma tecniche placche di ottimo calcare.
La falesia è immersa nel verde, con una piacevole vista sul lago di Como e si presta a piacevoli giornate di arrampicata primaverile ed estive, avendo differenti esposizioni con prevalenza SUD OVEST ed essendo ubicata a 1400m di altitudine.
La falesia successivamente è stata valorizzata dalla Guida Alpina E. Nogara e D. Bernasconi in un primo tempo e successivamente i nostri amici Pietro Buzzoni e coo. hanno aggiunto ulteriori nuovi tiri.
La falesia purtroppo non ha poi trovato il successo meritato e le basi e l’accesso si erano un sporcati, fino a quando il nostro gruppo guide, grazie anche all’ente Parco, hanno ripulito la base dei tiri, permettendo una più agevole permanenza.
Nell’ultimo anno le “nuove leve valsassinesi della chiodatura” (Carzaniga, Invernizzi, Bonazzola, Melesi & Uberti), hanno aggiunto ulteriori tiri portando il numero totale delle vie a 19.
PILASTRO:
1. | Viva la mona | 5c | 13m | Muretti appigliati con un singolo inziale non banale |
2. | Greenpeace | 6a+ | 15m | Strapiombino, poi scalata tecnica su prese piatte |
3. | Ultimo Tibet | 6b | 15m | Boulder iniziale e spigolo-fessura aereo |
4. | Eros | 6a+ | 13m | Passo di dita, poi ben più semplice |
5. | No gara | 6a | 13m | Muro verticale tecnico, bello |
6. | Dente | 5b | 13m | Buone prese su muro leggermente strapiombante |
7. | Spyder | 6a | 12m | Muretto verticale |
8. | Ohi | 5b | 10m | Bella placchetta finale |
9. | Rosa | 4c | 6m | Breve linea su ottime prese |
PLACCONATA:
10. | Sì no beh infatti | 6a+ | 13m | Inizio intenso poi più semplice |
11. | Lo spigolo del passato | 6a | 13m | Un passo tecnico non banale |
12. | Black block | 7b+ | 15m | Boulder di dita e bei movimenti su buchi. Dall’ultimo fix si prosegue sull’ultimo resinato e alla sosta del successivo |
13. | Eden | 7a+ | 15m | Duro passo iniziale, poi continuità in leggero strapiombo. Purtroppo una presa scavata, ma comunque molto bello |
14. | Aliante | 7c | 15m | Tiro sostenuto su roccia eccezionale |
15. | Gengiva | 6c | 15m | Bel tiro tecnico e di dita |
16. | Dentiera | 6c+ | 13m | Placca verticale impegnativa da leggere
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RAMPA:
17. | Qui | 5a | 8m | Muro ammanigliato |
18. | Quo | 5a | 8m | Placchetta su ottime prese |
19. | Qua | 3a | 8m | Traverso |
AVVICINAMENTO:
Lasciare la macchina all’ultimo tornante, al termine della strada asfaltata che conduce al parcheggio della “Val di Cin” in corrispondenza di un grosso faggio. Da qui si segue il filo di cresta prima in leggera salita e poi in discesa, mantenendosi sulla sx, in direzione ovest fino alla base della falesia. 5 minuti dalla strada.